Occhio di falco – biossido di silicio
Informazioni mineralogiche
Cristallizzazione. Sistema trigonale.
Famiglia. Quarzi.
Colori. Riflessi blu su sfondo nero
Proprietà dell’occhio di falco
Chakra. 1° – centro della radice.
Anima. L’occhio di falco genera la capacità di comprendere le cose da un punto di vista più elevato, aiutando a capire come opera il mondo.
Subconscio. Aiuta a superare gli ostacoli con determinazione; facilita il radicamento a terra, senza sforzo.
Sfera mentale. Permette di assumere la giusta distanza dagli avvenimenti quotidiani per poter avere una visione di insieme.
Sfera emotiva. Infonde pace interiore, evitando di perdere la calma e l’orientamento nelle situazioni difficili e complesse; stimola la sensibilità, la sensitività e l’introspezione.
Corpo. L’occhio di falco combatte stress e nervosismo; allevia il dolore ed i tremori; riduce l’iperattività delle ghiandole ormonali.
Elisir. Effetto blando; i metodi di preparazione applicabili sono l’irradiazione con i cristalli ed la tecnica della provetta.
Fiori di Bach. Nessuna sinergia sperimentata.
Occhio di falco e cristalloterapia
Pulizia e ricarica. Immersione in acqua fredda salata (qualche ora); in alternativa, interventi Reiki o con fiamma viola o riposo su una famiglia di ametista o di cristallo di rocca; bagni di sole (no luce diretta) e di luna ne rigenerano la vitalità. Quando l’occhio di falco avrà ceduto tutto il potenziale energetico di cui dispone diverrà fragile e si romperà; a quel punto è opportuno riconsegnarlo alla natura, liberandolo in mare o in un corso d’acqua.
Utilizzo. Portarla con sé (in tasca o in un sacchetto in fibra naturale appeso al collo); indossarla come pietra montata in collane, bracciali o ciondoli; dormirci, inserendola nella federa del cuscino; ottima durante momenti di meditazione e trattamenti reiki; si può farla aderire con un cerotto alla pelle in corrispondenza del 1° chakra; minerale fondamentale nei trattamenti di cristalloterapia.